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Fidenza e le Terre di Verdi

Fidenza e le Terre di Verdi

In un mondo di Netflix e Marvel, di racconti piatti e in serie, le fiabe, le leggende locali, le storie che ci raccontava la nonna prima di andare a letto, sono sempre più preziose. Sono le nostre tradizioni ad alimentare le storie nuove

Matteo Martignoni di Kreativehouse

Oggi voglio raccontarvi una storia. Anzi, oggi voglio raccontarvi diverse storie. Storie di antiche tradizioni, ricette tramandate, di accoglienza sincera e autentica.

Vi racconto il mio week-end alla scoperta delle Terre di Verdi e della città di Fidenza, un piccolo centro situato sull’asse della Via Emilia tra Parma e Piacenza, che ogni anno accoglie numerosi pellegrini in cammino lungo la Via Francigena.

Cosa sono le Terre di Verdi?

Le Terre di Verdi, territorio che circonda Fidenza, si snodano tra le colline, regalano panorami incantati e accompagnano il viaggiatore alla scoperta di storia, cultura e natura.

Le Terre di Verdi sono composte da un’area idealmente iscritta nel perimetro dalle città di Fontevivo, Fontanellato, San Secondo Parmense, Roccabianca, Polesine Parmense, Zibello, Busseto, Soragna e Salsomaggiore Terme.

E’ abbastanza intuitivo capire il significato del nome: le terre del maestro Giuseppe Verdi hanno visto nascere tra le proprie dolci salite e discese, opere quali l’Aida, il Nabucco, il Trovatore, la Traviata.

Va, pensiero, sull’ali dorate
Va, ti posa sui clivi, sui colli
Ove olezzano tepide e molli
L’aure dolci del suolo natal

Giuseppe Verdi, Va Pensiero (Nabucco)

I Boschi di Fornio

Il mio week-end alla scoperta delle Terre di Verdi è iniziato in un posto che sembra uscito da una favola dei fratelli Grimm, l’agriturismo b&b I Boschi di Fornio, dove Stefano e Elisabetta gestiscono la loro micro azienda biologica e cercano di promuovere un turismo autentico e consapevole fatto di cose belle e buone, di esperienze interessanti e riposo, ma soprattutto di emozioni.

Sotto la guida di Elisabetta, abbiamo preparato ricette delle tradizione con le verdure del suo orto, la ricotta delle sue capre, i frutti dei suoi alberi. Tutto ciò che transita dalla cucina dei Boschi di Fornio è autoprodotto o preso da altre realtà locali delle vicinanze.

Elisabetta e Stefano sono molto attaccati alle loro radici. Quando hanno deciso di cambiare vita, avrebbero potuto andare ovunque, ma hanno scelto di restare nella loro terra. Hanno preso una cartina geografica dell’Emilia e hanno scelto un punto strategico dove ricominciare e la scelta è ricaduta su Fidenza.


Relax alle terme di Tabiano

In un week end nelle Terre di Verdi non può mancare qualche ora di relax e benessere alle vicine Terme di Tabiano e Salsomaggiore. Io sono stata alla Spa T-Spatium delle Terme di Tabiano con la sua storia e importante tradizione della fango-balneo-terapia.

Sono stata coccolata con il trattamento Aqua et Lutum, un rituale di purificazione per eliminare le tossine in eccesso grazie alle proprietà dei fanghi e all’azione rinvigorente dell’ acqua di Tabiano, considerata l’acqua più sulfurea d’Europa poiché è dotata di un’alta concentrazione di solfati e gas sulfurei.

L’acqua delle Terme di Tabiano è utilizzata anche per la cura e la prevenzione di malattie di bronchi, orecchio, naso, gola e pelle.


Dalla “Viantiqua” a un nuovo modello di vita

E dopo una giornata così intensa, non vedevo l’ora di gustare la pasta fatta in casa a Viantiqua, agriturismo che prende il nome dall’adiacente Via Francigena; Viantiqua significa infatti antica via. Simone e Gabriella conducono con amore e dedizione il loro agriturismo offrendo ai loro ospiti carne e verdure dell’azienda agricola di famiglia.

Libiamo, libiamo ne’ lieti calici, che la bellezza infiora
E la fuggevol, fuggevol ora s’inebriì a voluttà

Giuseppe Verdi, La Traviata

Insomma, forse a questo punto del mio racconto lo avrete capito: da queste parti tradizioni e amore per il territorio sono una cosa molto seria!


Fidenza da scoprire

La città di Fidenza è posta esattamente nel mezzo della Via Francigena, antica via di pellegrinaggio che parte da Canterbury e arriva a Santa Maria di Leuca.

E’ una di quelle città che non può che sorprenderti grazie alla quantità e diversità di esperienze che puoi fare: dalle già citate terme, alle passeggiate alla scoperta delle terre e dei borghi legati al maestro Verdi, alla shopping al famoso outlet, a percorsi di degustazione dei prodotti locali.

Fidenza ha una Cattedrale straordinaria che risale al XII secolo e rappresenta un meraviglioso esempio di romanico emiliano-lombardo. Io sono rimasta letteralmente affascinata dai bassorilievi, probabilmente realizzati da Benedetto Antelami e dalla storia di San Donnino, patrono della città, raccontata nelle formelle che percorrono la facciata.

La storia San Donnino

Siamo nel 300 d.c. Donnino è un soldato romano e uomo di fiducia dell’Imperatore Massimiano. Ad un certo punto si converte alla fede cristiana; si attira in questo modo le antipatie dell’imperatore che non vedeva di buon occhio i cristiani. Donnino viene raggiunto da altri soldati nei pressi del torrente Stirone e viene decapitato. Donnino raccoglie la sua testa e cammina qualche metro, infine si accascia e muore: esattamente nel punto in cui Donnino muore verrà poi eretta la Cattedrale.

Il 9 ottobre di ogni anno Fidenza si veste a festa e festeggia con grande entusiasmo la ricorrenza della festa del patrono: bancarelle, street food, eventi, concerti, tutti i fidentini partecipano con devozione alla Gran Fiera di San Donnino.

L’anolino di Fidenza

Nei giorni di festa di San Donnino, così come a Natale, sulle tavole di Fidenza non può mancare l’anolino (l’anulen) uno dei piatti tipici della tradizione con pasta all’uovo fatta in casa ripiena. L’anolino di Fidenza ha una particolarità: il ripieno è solo con Parmigiano Reggiano, oltre a noce moscata, uova e pangrattato, servito con brodo di carne.

Il Parmigiano Reggiano tra l’altro deve essere di due stagionature differenti a partire dai 24 mesi.

Io li ho assaggiati nello storico Al Canton 33… strepitosi! Se andate da quelle parti, non esitate, anche se fosse il mese di agosto… l’anolino di Fidenza non lo troverete da nessun altra parte!

Gli anolini sono l’emblema di una civiltà gastronomica, armonioso connubio tra cucina popolare e cucina borghese, che ha saputo sfruttare e trasformare i prodotti genuini e di qualità della sua terra

Corrado Barberis

Trekking e percorsi cicloturistici a Fidenza e nelle Terre di Verdi

Percorsi outdoor a piedi o in bicicletta sono nati per rispondere alla domanda del nuovo turista che si approccia alla scoperta con una particolare attenzione al territorio, alla sostenibilità del viaggio, mettendo al centro della sua esperienza l’ambiente, il patrimonio culturale e le storie che hanno segnato questi luoghi (consultate il sito delle Terre di Verdi per tutte le info sui percorsi o contattate direttamente l’ufficio turistico dello IATR Casa Cremonini)

Io sono rimasta affascinata dalla storia di Iside strettamente collegata con quella del campo di prigionia PG49 di Fontanellato.

Il PG49 e il legame Italia-Inghilterra

Iside ha 14 anni nel settembre del 1943 quando viene proclamato l’armistizio. Gli ufficiali inglesi prigionieri nell’ex orfanotrofio di Fontanellato poi denominato PG49 vengono liberati prima dell’arrivo delle truppe tedesche e vengono soccorsi dalla popolazione locale salvandosi così dalla deportazione in Germania.

Vicino casa di Iside si nascondono quattro ufficiali inglesi. Iside porta loro da mangiare e beni primari per la sopravvivenza.

Qualche tempo dopo, in qualche modo, gli inglesi riescono a sfuggire ai tedeschi e rientrano in patria, continuando però ad essere riconoscenti nei confronti di Iside e della sua famiglia. Così quando Iside qualche anno dopo, oramai maggiorenne, esprime il desiderio di imparare l’inglese, uno dei quattro ufficiali la ospita a sue spese per un intero anno nel Kent.

E proprio nel Kent Iside incontrerà il grande amore della sua vita, Robert, con il quale si sposerà. Iside darà poi alla luce un figlio che prenderà il nome del padre, Robert, Robert Cross.

Alla morte del padre, il giovane Robert, ceramista di fama internazionale, decide di ristrutturare il casale dei nonni nei pressi di Fontanellato e si trasferisce definitivamente in Italia insieme alla mamma Iside, la quale torna nella sua terra dopo ben 42 anni.


Sono arrivata alla conclusione del racconto del mio week-end in questi luoghi meravigliosi. Spero di avervi trasmesso anche solo un po’ di tutto l’entusiasmo che ho immagazzinato in questa bellissima regione che ha davvero tanto da offrire.

Andate a spiare il sito delle Terre di Verdi: qui troverete tante idee per organizzare al meglio i vostri giorni di vacanza.


Grazie a…

Ringrazio Daniela del Comune di Fidenza per questa bellissima opportunità, Anika dello IATR Casa Cremonini per i suoi splendidi racconti, le chiacchiere sui temi più disparati e la piacevole compagnia, tutte le persone che ho incontrato per l’accoglienza calorosa, il maestro Giuseppe Verdi che con le note del Va Pensiero ci rende tanto orgogliosi in tutto il mondo.


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